Non se ne comprende la motivazione, eppure, in tema di case stregate, infestate da presenze ultraterrene, gli americani paiono arrogarsi il diritto di un primato invalicabile.

Sulle guide turistiche degli States, qualunque città vogliate visitare, troverete sempre tra le mete consigliate, almeno un luogo presidiato da entità demoniache. Qualche volta si tratta di un carcere, spesso di un manicomio, un orfanotrofio, un ospedale, ma ancor più di frequente è soltanto una semplice abitazione, basta che sia stata teatro di una strage truculenta.

E non crederete mica che i fantasmi americani si mettano lì a sprecare preziose energie senza chiedervi nulla in cambio? Vi basterà sborsare una sommetta per l’acquisto di un cospicuo biglietto d’ingresso e vi saranno consegnate in cambio emozioni incomparabili.

Così vi troverete su un vecchio portico ad ascoltare il sinistro cigolio di una sedia a dondolo, entrerete in un soggiorno arredato anni ’70 (gli anni ’70 chissà perché fanno più paura), verrete condotti in una cucina dove se vi dice culo c’è ancora qualche piatto sporco nel lavello e poi di corsa al piano di sopra, ad ammirare la camera dei sogni con un orripilante letto a baldacchino (perché siamo rimasti fermi all’Esorcista e da lì non siamo stati più in grado di andare avanti).

Quello dei fantasmi in America è il ramo turistico più redditizio.

Del resto cosa potrebbe fare per arrangiarsi chi non ha il Colosseo, la Cappella Sistina, gli Uffizi, Pompei, la Reggia di Caserta, il Duomo di Milano, il Maschio Angioino…? E potremmo andare avanti con l’elenco per ore.

Ma, anche se non siamo avvezzi a trarne lucro, anche qui da noi esistono le case infestate, eccome se esistono! Il fatto è che noi italiani le case abitate da presenze oscure di solito le abbandoniamo, ci arrendiamo alla forza preponderante del soprannaturale e le guardiamo da lontano con riverenza, una forma di rispetto innato.

Le abitazioni che non dormono mai sono disseminate un po’ ovunque sul territorio italico, dalle grandi metropoli ai piccoli borghi e i vicini le conoscono a menadito.

Appartamenti abbandonati la mattina da famiglie che avevano traslocato solo la sera prima. Bambini catapultati dai letti, urla nel cuore della notte, inspiegabili cali di tensione elettrica.

La stessa abitazione, con altri inquilini che ivi addirittura prosperano nell’abbondanza, vive poi d’improvviso un periodo lunghissimo di calma e tranquillità.

Ebbene sì, pare che i Nostri spettri soffrano di antipatie e simpatie, proprio come i viventi.

Ma il punto della questione è un altro. È bene prestare attenzione a un particolare importante se si vuole indagare in modo onesto l’intricato regno dell’occulto.

Non sempre, anzi quasi mai, la casa abbandonata, con il cancello cigolante, le facciate aggredite dalle piante rampicanti e i brandelli di tende che svolazzano alle finestre, è stregata.

Mai commettere quest’errore d’interpretazione.

Sarebbe come giudicare un individuo dagli abiti che indossa.

Bé…errore che avviene di frequente.

Ma quello è business all’americana, di quelli che ti fanno pagare il biglietto d’ingresso come al circo, oppure da programma televisivo o da influencer dei social.

Non incappate in questo facile malinteso, facendovi condizionare da preconcetti e stereotipi.

Se sul vostro tragitto compare il profilo di un’abitazione dalle fattezze tenebrose e cupe, con le finestre dai vetri rotti che paiono occhi affacciati all’oscurità dell’abisso e bocche dai denti guasti, pareti segnate da crepe terrificanti e il giardino divorato da oltraggiose piante selvatiche, prendete un grosso respiro e riflettete con lucidità.

Lo so che vi pare di udire ululati raccapriccianti, risa di bambini, sentire il fiato sul collo e osservare ombre sfuggenti ovunque. Ma si tratta di un’illusione. Nient’altro che un riflesso generato dalla vostra mente condizionata da pregiudizi ingombranti.

Piuttosto fate due passi intorno e fermatevi ad osservare la casa di fianco.

Sì, proprio quella con le finestre lucide e splendenti, il prato curato, due bei cani sotto il portico e i bambini che giocano beati tutt’intorno.

È lì che è giusto si concentri la vostra attenzione.

Non sempre ciò che è buio e fosco è malefico, e del resto le cose che brillano non è detto che lo facciano di una luce benevola.


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