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Una città plasmata dalle leggende

Napoli brucia di energie occulte. La radioattività del tufo, alimentata dalle arterie infuocate del Vesuvio, ha reso il sottosuolo incandescente, generando qualcosa che per la scienza è un nuovo elemento chimico, per il popolo un segreto da custodire, difendere e tramandare.

E a Napoli il popolo è sovrano; con precisione plasma i vicoli, le strade e i palazzi con le proprie leggende. Leggende occulte, criptate, spaventose che, celate dietro una fittizia superficialità, hanno occhi più profondi della scienza. Leggende che convergono, puntualmente, al palazzo maledetto, la dimora unta da esperimenti blasfemi che fu abitata nel corso del settecento dal famigerato principe di San Severo. Con quali scopi Raimondo di Sangro accese la fiamma del lume eterno? Chi lo aiutò nel folle progetto di incanalare l’ energia del Vesuvio lungo i sotterranei che attraversano il ventre di Napoli per accendere la macchina del tempo? Chi furono e che ruolo ebbero le macchine anatomiche?

Un segreto è sopravvissuto negli occhi e nel cuore del popolo napoletano per duecento anni, ma la superficialità del mondo moderno lo ha consegnato in mani ignobili, mani subdole che lo utilizzeranno per cambiare il corso della storia moderna.


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